Nel pomeriggio di Sabato 15 dicembre presso la Cappella Mellerio di Piazza Rovereto a Domodossola le Mirtille CreAttive hanno partecipato, su invito del Comune di Domodossola, a questa interessante manifestazione.
Tema del laboratorio: le renne!....o meglio la carica delle 101 renne!!
Dopo aver letto letto questa bella leggenda.....
Le
renne di Babbo Natale, si sa, sono
magiche e permettono alla slitta carica di doni di volare;
sono le amiche fidate di Babbo Natale, gli parlano, lo aiutano, gli
danno anche dei consigli e lui non ne potrebbe mai fare a meno. E’
proprio grazie a questi personaggi che Babbo Natale, la notte della
vigilia, riesce a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo.
Naturalmente Babbo Natale ha dato un nome ad ognuna di loro: Cometa,
Fulmine, Donnola, Freccia, Ballerina, Saltarello, Donato e Cupido.
Come
potete vedere e leggere, le renne di Babbo Natale sono otto, ma la
leggenda parla di una nona renna del tutto particolare, ecco allora
che vi raccontiamo la sua magica storia.
La storia di Rudolph
La
leggenda narra che le renne vivono al polo nord in una foresta
ricoperta di neve bianchissima e tutti gli anni Babbo Natale va in
quel luogo per reperire le renne più robuste e veloci per trainare
la sua slitta carica di regali.
Un
anno gli successe un fatto strano, in quella foresta trovò una
famiglia di renne con alcuni cuccioli, uno dei quali, Rudolph
appunto, aveva una particolarità: a seconda degli stati d’animo
della piccola renna, il suo naso diventava rosso e la sua famiglia,
in modo particolare i suoi fratellini, si divertivano a giocare con
esso.
Come
per tutti i bambini arrivò il momento di andare all’asilo e poi a
scuola, fu un periodo molto brutto per Rudolph, i compagni di classe
si divertivano a prenderlo in giro a causa del suo naso rosso e lui
cercava in tutti i modi di nasconderlo ma senza riuscirci, molte
volte tornava a casa piangendo e la sua famiglia faceva di tutto per
consolarlo, ma Rudolph era troppo triste e deluso.
Passavano
gli anni e Rudolph diventava sempre più forte e robusto e si
preparava insieme alle altre renne all’arrivo di Babbo Natale,
fervevano i preparativi, ogni renna si lucidava le corna, si
pettinava la pelliccia per rendersi più bella delle altre agli occhi
di Babbo Natale.
Rudolph,
dava l’impressione di essere ed era effettivamente più forte e
robusto delle altre renne e per questo venne notato da Babbo Natale
che però non potè portarlo con sé per via del suo naso che, a
causa dell’emozione, era diventato rosso incandescente e avrebbe
sicuramente spaventato i bambini.
Dopo
questa ennesima delusione, Rudolph corse per tutta la foresta
piangendo e gridando il suo dolore; il rosso del suo naso attirò
l’attenzione e la curiosità di una elfa che gli si avvicinò e gli
chiese perché fosse così triste, Rudolph singhiozzando le spiegò
il motivo di tanto sconforto.
Sentendo
questa storia che assomigliava un po’ alla sua e, sperando di
confortare un po’ la piccola renna, la elfa raccontò il suo
problema. Aveva sempre desiderato far parte degli aiutanti di Babbo
Natale e di vivere con gli altri elfi ma, a causa delle sue orecchie
tremanti, nessuno l’aveva mai voluta. I due sfortunati scoppiarono
in una grande risata e dal qual momento cominciarono a frequentarsi
ed a parlare delle loro disavventure.
Un
anno, per la notte della vigilia di Natale, era stato previsto sicuro
maltempo e neve e Babbo Natale era molto preoccupato, come avrebbe
fatto a portare i doni ai bambini? Chi l’avrebbe condotto alle loro
case? Non avrebbe visto niente con questo tempo! Bisognava trovare
una soluzione. Decise di scendere nella foresta delle renne e lì fu
attirato dalla luce rossa fortissima del naso di Rudolph, ecco la
soluzione!
Non
c’era niente di meglio di una luce così forte per farsi strada
nella neve fitta!
Chiese
allora a Rudolph di aiutarlo a condurre la slitta mettendosi a capo
delle altre renne, naturalmente la piccola renna accettò. C’era
però un problema per Babbo Natale: chi gli avrebbe indicato la
strada di ritorno al paese di Natale in mezzo a quella nevicata così
abbondante?
A
Rudolph venne l’idea di chiamare la piccola elfa incontrata nel
bosco, lei li avrebbe ricondotti indietro, conosceva bene la strada.
E così fu. La notte della vigilia, Babbo Natale, la renna dal naso
rosso e la elfa dalle orecchie tremanti partirono e riuscirono a
portare i doni a tutti i bambini. Al loro ritorno, Rudolph e la
piccola elfa furono festeggiati da tutti gli elfi e da tutte le
renne.
(Fonte
web: http://www.giardinaggio.net)
...e recitato questa magica filastrocca...
Filastrocca delle renne
Cometa
chiede a ciascuna stella
Dov’è
questa casa o dov’è quella.
Fulmine
guarda di qui e di là
Per
sapere se la neve verrà.
Donnola
segue del vento la scia
Schivando
le nubi che sbarrano la via.
Freccia
controlla il tempo scrupoloso
Ogni
secondo che fugge è prezioso.
Ballerina
tiene il passo cadenzato
Per
far che ogni ritardo sia recuperato.
Saltarello
deve scalpitare
Per
dare il segnale di ripartire.
Donato
è poi la renna postino
Porta
le lettere d’ogni bambino.
Cupido,
quello dal cuore d’oro
Sorveglia
ogni dono come un tesoro
....abbiamo dato inizio ai lavori!!!
I bambini hanno scelto, tra queste, una renna a cui ispirarsi e poi via!! spazio alla creatività!!!
Guardate che belle renne!
Guardate che simpatico amico sta guardando il laboratorio delle Mirtille CreAttive! E che eleganza!
Un ringraziamento a tutti i bambini che hanno partecipato al nostro laboratorio, alla nostra Presidente MirtiMarta che ha condotto il laboratorio con 38.8 di febbre!!, a Paola Colnago ed Elisa Nunziatini per l'ottima organizzazione!!
A presto con Le Mirtille CreAttive!
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